
Il Cisternone
La struttura frutto dell’ampliamento di precedenti strutture condotti sotto il Granducato di Cosimo III nel 1695.
Durante la seconda metà del 1500 nacque l’esigenza di incanalare l’acqua che sgorga dalla Valle delle Fonti per portarla verso Pisa. Iniziarono così le prime opere di canalizzazione delle sorgenti più importanti fino alla costruzione dell’ Acquedotto Mediceo, che tuttora collega Asciano a Pisa con 954 archi ed una lunghezza di circa 6 Km, per alimentare le varie fontane della città. L’opera fu iniziata nel 1588 e terminata nel 1613 grazie a Ferdinando I ed in seguito Cosimo II de’ Medici. La rete delle prese sulle fiancate della Valle passava attraverso edifici di filtro con vasche contenenti ghiaia di varie dimensioni, sabbia o addirittura carbone per raggiungere un notevole grado di purezza, fino ad essere convogliate nel Cisternone. La struttura attualmente visibile è il frutto dell’ampliamento delle precedenti strutture e i lavori furono condotti sotto il Granducato di Cosimo III nel 1695. All’interno vi è una grande vasca di decantazione utilizzata per chiarificare le acque sorgive durante i periodi di pioggia. Dal fondo della vasca una tubazione scorre dentro una galleria sotterranea percorribile, in quanto larga 1 metro e alta circa 1,30 metri, che arrivava alla Casa del Fontaniere.