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Certosa di Calci (Pisa): monaci, monastero e mistero

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Uscendo dal caos cittadino, si può arrivare in un piccolo paesino alle pendici del Monte Pisano che dal latino prende proprio il nome di Calci, cioè piede o tallone del Monte, in cui ci sono diverse cose da fare, dalla buona cucina locale fino ad arrivare alle passeggiate o alle visite ai monumenti.

La parte più importante di Calci è probabilmente la Certosa e il Museo di Storia Naturale, che offrono un importante connubio di storia, scienza e passione.

Questo posto merita di essere raccontato scindendo le due realtà, che pur essendo tanto vicine riescono comunque ad avere una vita propria.

La Certosa di Calci, Pisa

La Certosa risale al 1300 ed è nata come monastero Certosino, dove in passato i monaci si ritiravano nel più totale isolamento pregando e contemplando senza aver rapporti con nessun altro essere umano.

Nel tempo la Certosa è stata ristrutturata, in parte durante il periodo Napoleonico, quando diversi monaci vi si rifugiarono fuggendo dalla Francia e dalle nuove leggi sui monasteri, ed in parte per mantenere intatto un patrimonio culturale dal valore inestimabile.

La mia visita alla Certosa

Senza ombra di dubbio, appena si entra in questo gigantesco complesso architettonico, si rimane in contemplazione della facciata della chiesa risalente al XVII secolo in marmo bianco, passando poi al chiosco dove al centro si può scorgere la monumentale fontana a forma di stella ottagonale.

Continua la visita passando poi per le varie stanze, dove i monaci si ritiravano e vivevano una vita di solitudine e preghiera. Forse questa è la parte che mi ha maggiormente colpito, perché si riesce ancora a respirare quell’aria chiusa e buia forte di quanto accaduto negli anni passati (nella foto, il giardinetto/orto delle stanze).

Un’altra parte che mi ha veramente incuriosito è il cimitero; spoglio, angusto e piccolo. Questo perché i monaci venivano sotterrati senza bare o tombe, non essendo importanti per il loro viaggio ultraterreno nell’aldilà.

I monaci vivevano isolati, ma all’interno del monastero risiedevano diverse persone che si occupavano di coltivare la terra, dare da mangiare agli animali e far sì che i monaci avessero tutto ciò che serviva loro per vivere.

Infine la farmacia, fonte di introito principale per i monaci che abitavano il convento.

Visitatela, perché ne vale davvero la pena!

La Certosa
Via Roma, 56011 Calci (PI)
Data di apertura: 1981
Telefono: +39 050 938430
>> Maggiori info (orario, contatti, storia)

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Montepisano Staff

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